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mercoledì 29 ottobre 2014

Halloween

Ci iniziamo ad immedesimare nell'atmosfera scherzetto o dolcetto



venerdì 25 luglio 2014

Perché fare la luna di miele?


Da un articolo letto su Focus, abbiamo appreso che l'espressione luna di miele denota quel periodo di dolcezza dopo il matrimonio, destinato tuttavia a cambiare così come è mutevole la luna.

Pare inoltre che la tradizione di trascorrere un periodo di lontananza dalle famiglie si sia attestata presso molte civiltà,  anche molto antiche, comprese quelle presenti nell'Antico Testamento.

Infine, per non far mancare nulla alla tradizione, che prevede sin dal XIX secolo, che il viaggio serva soprattutto per far visita a parenti che non hanno potuto presenziare alle nozze, oggi siamo ad Austin, in USA, per far visita allo zio Joseph.

domenica 13 luglio 2014

24 - Sant'Onofrio to New York City in 24 ore

I fatti narrati avvengono in tempo reale e raccontano un viaggio da Sant'Onofrio a New York City.

- ora 1, dalle 5 alle 6: Sveglia e preparazione delle ultime cose.
- ora 2, dalle  6 alle 7: partenza da Sant'Onofrio verso l'aeroporto di Lamezia Terme e check-in per Roma
- ora 3, dalle 7 alle 8: controlli di sicurezza, corsa al gate e imbarco
- ora 4, dalle 8 alle 9: volo verso Roma, chiaramente in corrispondenza delle ruote dell'aereo
- ora 5, dalle 9 alle 10: ritiro dei bagagli e scoperta che il volo per NYC con scalo a Londra, che doveva partire alle 11:55 sarà invece alle 15. Quindi non arriveremo a NYC per le 17 (ora locale) come previsto, ma alle 21.
- ora 6, dalle 10 alle 11: colazione e messaggi su twitter
- ora 7, dalle 11 alle 12: ricerche su internet per i migliori percorsi da fare a NYC
- ora 8, dalle 12 alle 13: in fila per il check-in, controllo dei bagagli a mano, controllo delle borse, controllo peso dei bagagli da imbarcare... ma... la prenotazione aerea non  è stata confermata
- ora 9, dalle 13 alle 14: telefonate a raffica all'agenzia per risolvere il problema, pochi minuti prima della chiusura del check-in (due ore prima dell'imbarco), con i nervi gia scossi dal ritardato volo e giuti al limite della calma da questo nuovo intoppo...
- ora 10, dalle 14 alle 15: risoluzione del problema, miracolosamente non si erano venduti gli ultimi posti. Mangiato in 2 bocconi un panino, controlli di sicurezza e imbarco
- ora 11, dalle 15 alle 16: in volo verso Londra, con il posto in corrispondenza delle ruote dell'aereo. Lettura di riviste.
- ora 12, dalle 16 alle 17: sempre in volo leggiamo il foglio illustrativo sui transiti al terminal di Londra, scoprendo che i 65 minuti che intercorrono fra l'atterraggio e la partenza per NYC, potrebbero non essere sufficienti a causa dei controlli di sicurezza più accurati che devono essere effettuati a Londa.
- ora 13, dalle 17 alle 18: esponiamo il problema all'hostess di volo, che con aria molto gentile ci rassicura che difficilmente riusciremo a prendere il volo per NYC previsto, ma di non preoccuparci visto che ne è previsto uno dopo 2 ore. Lo stesso concetto viene ribadito dal comandante, che ci rincuora facendoci scoprire che condividiamo lo stesso destino con alcuni passeggeri con trasfer a Boston. Mal comune mezzo gaudio?
- ora 14, dalle 18 alle 19 (dalle 17 alle 18 ora di Londra): atterriamo e con felicità appendiamo da una hostess di terra che hanno riservato per noi un  percorso rapido, tale da consentirci di prendere il volo corretto. Effettuiamo nuovamente i controlli di sicurezza, chiarendo per ben 4 volte all'agente che non trasportiamo né liquidi, né fluidi, né profumi. Finalmente ci imbarchiamo in una fila scortata da 2 guardie armate di mitra sempre in pugno, pistola in fondina, manganello con scossa elettrica appeso al polso e manette in posizione strategica.
- ora 15, dalle 19 alle 20: prendiamo posto in aereo, decollo. Iniziamo ad armeggiare con il menu dello schermo. Ci viene offerto un drink, ma alla nostra richiesta di un the caldo, ci viene fatto soavemente notare che non è l'ora del the, possiamo optare per un  Blody Mary. Rifiutiamo lo scambio scegliendo un caffè,  in un primo momento lo stuart sembra voler farci intendere che non è neanche l'ora del caffè,  ma si rende conto dei nostri tratti somatici italiani e acconsente a portarci un caffè lungo.... molto lungo
- ora 16, dalle 20 alle 21 (dai finestrini dell'aereo e giorno): primo tempo di un film in italiano "Capitan America 2" e quello che non era né un pranzo né una cena (non per il contenuto, anzi apprezzabile, ma per l'inizio di una schizzofrenia temporale)
- ora 17, dalle 21 alle 22 (dai finestrini e sempre giorno): fine del film
- ora 18, dalle 22 alle 23 (giorno): passiamo al libro joyland
- ora 19, dalle 23 alle 24 (giorno): siamo a metà del viaggio, pur di non dormire leggo e compilo con impareggiabile scrupolo un modello per entrare negli USA. Resisto alla tentazione di rispondere si, alla domanda che chiede se sono una spia.
- ora 20, dalle 0 alle 1 (ovviamente giorno): ci cimentiamo con Robocop 2014 in inglese. La tristezza per la pessima rivisitazione della pellicola amplifica lo stress della giornata. Per fortuna gli assistenti di volo ci offrono dei sandwich.
- ora 21, dalle 1 alle 2 (il sole inizia a perdere vigore): anche robocop termina.
- ora 22, dalle 2 alle 3 (finalmente buio) (dalle 8pm alle 9pm ora locale): il capitano annuncia che stiamo per atterrare. In effetti atterriamo.
- ora 23, dalle 3 alle 4 (dalle 9pm alle 10pm local): dogana, scannerizzazione delle 10 dita delle mani, foto, campione di saliva (no, questo non lo hanno voluto, ma quasi)
- ora 24, dalle 4 alle 5 (dalle 10pm alle 11pm local): usciamo dall'aeroporto, prendiamo un taxi (che scopriremo non essere un taxi), furto del portafoglio con pochi dollari, ma con carta di credito, arrivo in albergo (gia pagato, la cui receptionist voleva una carta di credito a gazanzia di eventuali spese, ma che si è commossa alla nostra storia regalandoci una connessione internet per poter bloccare la carta)
....

martedì 10 giugno 2014

Il tableau marriage, si trasferisce in giardino

Il tableau marriage, dopo aver svolto la sua funzione durante il matrimonio, continua a ricordare quel giorno, nel giardino di casa.

Un grazie di cuore a tutti gli amici che hanno partecipato alla nostra festa.


giovedì 15 maggio 2014

Friolero

“Found in Translation” è un progetto della designer neozelandese Anjana Iyer che, attraverso delle illustrazioni, cerca di spiegare il significato di quelle parole che non hanno traduzione nelle altre lingue.
Il progetto completo prevede di trasformare in immagini 100 parole in 100 giorni ed è possibile seguirne l'evoluzione all'indirizzo http://100daysproject.co.nz/project/2013/116.

Una di queste parole è però un falso. Si sostiene infatti che la parola spagnola "Friolero", che indica una persona particolarmente freddolosa non abbia un'adeguata traduzione...


La traduzione in italiano esiste, ed è "Orsola"...
 

sabato 3 maggio 2014